Sono le PMI di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia le destinatarie dei 340 milioni di euro messi a disposizione dal Ministero dello Sviluppo Economico (MISE). La misura Macchinari Innovativi, agevolazione che rientra nel piano Industria 4.0 e Fabbrica intelligente, mira a sostenere gli investimenti innovativi effettuati dalle imprese nelle Regioni meno sviluppate.
Macchinari innovativi, in cosa consiste la nuova agevolazione:
L’incentivo per gli investimenti in macchinari innovativi messo a disposizione dal MISE consiste in un contributo a fondo perduto e in un finanziamento agevolato riconosciuto per una percentuale nominale pari al 75% delle spese ammissibili.
Il finanziamento agevolato per le imprese del Sud dovrà essere restituito dall’impresa beneficiaria
senza interessi in un periodo massimo di 7 anni.
Il mix di agevolazioni istituite è articolato in relazione alla dimensione dell’impresa come segue:
- per le imprese di micro e piccola dimensione, un contributo a fondo perduto pari al 35% e un finanziamento agevolato pari al 40%;
- per le imprese di media dimensione, un contributo a fondo perduto pari al 25% e un finanziamento agevolato pari al 50%.
Imprese ammesse alle agevolazioni:
La possibilità di beneficiare dell’agevolazione per gli investimenti in macchinari innovativi è rivolta alle micro, piccole e medie imprese del Sud che alla data di presentazione della domanda presentino i seguenti requisiti:
- sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese, sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali;
- sono in regime di contabilità ordinaria e dispongono di almeno due bilanci approvati e depositati presso il Registro delle imprese, ovvero hanno presentato, nel caso di imprese individuali e società di persone, almeno due dichiarazioni dei redditi;
- sono in regola con la normativa vigente in materia di edilizia ed urbanistica, del lavoro e della salvaguardia dell’ambiente, nonché con gli obblighi contributivi;
- non hanno effettuato, nei due anni precedenti la presentazione della domanda, una
delocalizzazione verso l’unità produttiva oggetto dell’investimento;
Possono accedere alle agevolazioni anche i liberi professionisti iscritti agli ordini professionali o aderenti alle associazioni professionali c.d. non riconosciute.
Quali sono i codici ateco ammessi?
Il decreto del MISE stabilisce che rientrano tra le imprese ammesse all’agevolazione quelle rientranti in tutti i settori manifatturieri della sezione C della classificazione ATECO 2007, ad eccezione di quelle connesse ai seguenti settori:
- siderurgia;
- estrazione del carbone;
- costruzione navale;
- fabbricazione delle fibre sintetiche;
- trasporti e relative infrastrutture;
- produzione e distribuzione di energia, nonché delle relative
I programmi di investimento quali requisiti devono rispettare?
I programmi di investimento ammissibili e agevolabili devono rispettare i seguenti requisiti:
- prevedere spese non inferiori a euro 500.000,00 e non superiori a euro 000.000,00;
- essere realizzati esclusivamente presso unità produttive localizzate nei territori delle Regioni meno sviluppate;
- prevedere l’acquisizione dei sistemi e delle tecnologie riconducibili all’area tematica “Fabbrica intelligente” della Strategia nazionale di specializzazione intelligente, come elencati negli allegati alla normativa di
I beni oggetto del programma di investimento devono essere nuovi e riferiti alle immobilizzazioni materiali e immateriali, come definite agli articoli 2423 e seguenti del codice civile, che riguardano macchinari, impianti e attrezzature strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento, nonché programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei predetti beni materiali.
Le spese correlate ai programmi di investimento devono essere:
- relative a immobilizzazioni materiali e immateriali, nuove di fabbrica acquistate da terzi;
- riferite a beni ammortizzabili e capitalizzati che figurano nell’attivo patrimoniale dell’impresa e mantengono la loro funzionalità rispetto al programma di investimento per almeno 3 anni dalla data di erogazione a saldo delle agevolazioni;
- riferite a beni utilizzati esclusivamente nell’unità produttiva oggetto del programma di investimento;
- pagate esclusivamente in modo da consentire la piena tracciabilità delle operazioni;
- conformi alla normativa comunitaria in merito all’ammissibilità delle spese nell’ambito dei programmi cofinanziati dai fondi strutturali programmazione 2014-2020;
- ultimate non oltre il termine di 12 mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni, fermo restando la possibilità da parte del Ministero di concedere, su richiesta motivata dell’impresa beneficiaria, una proroga del termine di ultimazione non superiore a 6 mesi.
Quando sarà possibile presentare la domanda?
Ancora non è possibile presentare domanda e il MISE non ha reso noto termini e modalità di richiesta di accesso all’agevolazione.
Tutti i dettagli, il modello per la presentazione della domanda e dei criteri di valutazione dei progetti di investimento saranno disposti con successivo decreto direttoriale del MISE.
Per eventuali approfondimenti contattateci via telefono allo 0924 509383 oppure scrivete una mail all’indirizzo area.finanza@signorino.eu.